giovedì 10 febbraio 2011

RECENSIONI: PEARL JAM - LIVE ON TEN LEGS



Chi mi conosce lo sa, sono un fan di vecchia data dei Pearl Jam, ma nonostante tutto, questo lavoro non mi emoziona, anzi all’uscita mi sono chiesto se ce ne fosse proprio bisogno.
I nostri beniamini hanno deciso di pubblicare un greatest hits live per celebrare il 20 anni della band (e questo mi fa pensare che no sono più un giovanotto), riprendendo il nome dal celebre “Live on two legs” del 1998, pescando dalle varie registrazioni live prodotte dal 2003 al 2010. I brani sono stati tuttti remixati e remasterizzati dal loro tecnico di fiducia: Brett Eliason.
Ma perché mi chiedo se ci fosse bisogno di questo live? Perché da un decennio i Pearl Jam sono stati i pionieri del bootleg ufficiale, dapprima su cd e poi in formato digitale; non vi è certo carenza di materiale live, quindi se siete stati ad un concerto dei PJ potrete facilmente trovare il bootleg relativo e goderne appieno, ricordando i momenti magici che avete vissuto e sapendo che la voce del pubblico era la vostra voce,  come se foste un’unica persona. Questa è un’altra pecca di questo cd: non ci sono pezzi dove Eddie infiamma il pubblico duettandovi, che è una delle cose migliori tipiche che vivreste in un concerto dei Pearl Jam.
A me sembra che questo disco possa dare ben poco a chi l’ascolta, è una cosa trita e ritrita, certo sono i Pearl Jam, ma cosa ci dice di nuovo questo album? Cosa ci dice che non ci abbiano proprosto ripetitivamente negli ultimi anni? Nulla! Sarebbe stato forse megliofare una raccolta live delle cover , e non sono poche, che hanno suonato sui palchi di tutto il mondo, una cosa che i fan apprezzerebbero e che non è facile da trovare in una discreta qualità.
Intanto faccio loro gli auguri, gli unici di quell’era a essere rimasti “Alive”.

Kappa.





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