sabato 16 aprile 2011

RECENSIONI : GUANO APES – BEL AIR

Uffa !
Ultimamente a parte i Foo Fighters ( lode all’infinito per il grande Dave Ghroll ) tutte le nuove uscite mi hanno puntualmente deluso, specie quelle che attendevo da tempo.
I Guano Apes non fanno differenza dunque, ed è un vero peccato, perché credevo che questi anni di inattività li avrebbero riportati in pista con ancora più forza e aggressività.
E invece “Sunday Lover”  la prima traccia del disco spiazza totalmente, quasi non si conosce più la voce ruvida dei bei tempi di Sandra Nasic, convertitasi in ….. ?????   le strutture musicali suonano un miscuglio pop-disco-rock strambo che stento a collegare con il loro nome. Mi avventuro avanti, magari sarà stata una divagazione da troppo alcool…
“Oh What a Night”  sembra restituirmi l Guano Apes originali, ma anche questo è un artefatto, la traccia è troppo “pulita” sembra tutto finto, no, non sono i Guano Apes che conoscevo, e purtroppo no, non si sono evoluti in meglio. Non basta qualche urlo cacciato li per mantenere il loro vecchio marchio, e le “nuove” sperimentazioni suonano davvero poco convinte, e di conseguenza poco credibili.
Le rimanenti tracce suonano tutte “commercialmente commestibili” ma non mi convincono.
In definitiva i Guano Apes hanno perso la loro identità passata, e quel che è peggio non ne hanno acquisito una nuova. Questo disco suona pieno di novità dal punto di vista delle strutture musicali e vocali, ma non riesce a farne proprie nemmeno una, tutto alla fine scivola via, un po come provare nuove acconciature allo specchio riempiendosi i capelli di gel, finchè tutto non si ammoscia e si inzacchera rendendo il risultato peggiore di prima.
Speriamo che miss Nasic e soci riconoscano di aver intrapreso una strada che porta ovunque, ma di non essere arrivati da nessuna parte.
Insomma tanti pezzi potenzialmente interessanti, ma che mancano di corpo, di groove, di tiro, mancano di quel qualcosa che ti fa apprezzare una canzone anche se ha due soli accordi, manca insomma quella cosa…….aspettate come è che si chiama…..ah ecco si…..l’identità.

ANTO


1 commento:

Kappa ha detto...

Ma già fa cagare la copertina, ma chi l'ha prodotto sto disco? dovrei comprarmelo solo perchè dovrei sperare di vedere le mutandine di Sandra Nasic??? che cagata di foto!