martedì 22 febbraio 2011

Recensione "Viva i Romantici" - Modà

Il senso generale dell'album si riassume con: non basta a volte riempire un brano di chitarre rock, a volte con suoni che sfiorano l'hard-rock, per essere definiti un gruppo rock, soprattutto se la voce e la sua impostazione generale stridono nettamente con il resto, un po' come mettere il sale su una torta e pretendere che sia un secondo anzichè un dessert.
Nel concreto, l'album è una sequela di ballad smielate che a tratti (vedi " La Notte" ) sfiorano il peggior Gianni Celeste in cui ogni tanto saltano fuori suoni quasi metal che fanno rabbrividire per quanto sembrano fuori contesto e soprattutto per l'impresione di generale forzatura per sembrare rock e finendo per esserne una totale caricatura.
C'è forse il tentativo di essere considerati il gruppo rivelazione della musica italiana, ma per questo mancano l'intensità dei Negramaro, la cazzonaggine delle Vibrazioni, il carisma dei Pooh..solo un aggettivo riassume questo patetico e sinceramente fastidioso tentativo di voler fare quello che non si è capaci di fare: Presunzione. E pretenziosità. In due parole, tirarsela da morire quando invece si è mediocri,banali e ripetitivi.

Lo Zingaro.

Aggiungo che con un titolo così non possono di sicuro fare rock, ma solo attirare flotte ti ragazzine...

Kappa.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ovvero: fanno proprio cacare!

Henrik ha detto...

Concordo pienamente. Questi Modà sono un bluff colossale che qualcuno sta con ogni mezzo tentando di spacciare per una grande band. Fanno musica molto banale e senza qualità.

Anonimo ha detto...

Finalmente qualcuno che dice le cose come stanno...strapompati dalle radio e mediocri come pochi.